I lavori, che sarebbero dovuti cominciare entro il 2012, non sono ancora partiti, ma la notizia è che il prossimo 7 febbraio, dunque subito dopo le festività agatine, le aree saranno sgomberate in un'azione coordinata con i servizi sociali e si provvederà, quindi, alla recinzione delle aree di cantiere.
Proprio la stessa recinzione sarà oggetto di un piccolo concorso che coinvolgerà le scuole, per poter essere abbellita e dunque avere anche un impatto estetico gradevole durante i prossimi lavori.
Per le attività di cantiere vere e proprie, i termini scatteranno dalla presentazione della DIA (Denuncia di Inizio Attività) che, ci fa sapere il primo cittadino, avverrà entro la prossima settimana.
Il conto alla rovescia, dunque, è cominciato.
Abbiamo chiesto un chiarimento in merito al futuro assetto del viale. A lavori conclusi, sarà il Comune di Catania a dover provvedere alla pedonalizzazione del Corso, che dunque non avverrà contestualmente alla consegna dei lavori ma solamente attraverso una precisa disposizione dell'amministrazione comunale, che speriamo mantenga ferma questa decisione nell'ottica di una reale dimensione europea dell'intervento: i relativi lavori di arredo urbano, in ogni caso, rimarranno a carico dei privati.
Una storica ferita nel centro di Catania, pertanto, si appresta ad essere risanata con un progetto e una realizzazione che dovranno essere portati avanti anche dalla prossima amministrazione comunale, sia in caso di riconferma sulla poltrona di sindaco dell'attuale primo cittadino, in occasione delle prossime amministrative in primavera, sia nel caso di una scelta diversa dei cittadini catanesi per Palazzo degli Elefanti.
Perché questa difesa del progetto dell'architetto Mario Cucinella, pur contestato da molti? È presto detto.
Il miglior progetto per questa ampia zona del centro di Catania sarebbe potuto derivare da due condizioni:
1) Scelta delle funzioni da localizzare in base a uno studio attento delle reali e più evidenti necessità della città e dell'area, senza alcun vincolo di sorta;
2) Un concorso di idee aperto alla pluralità delle professionalità da cui far derivare il progetto da realizzarsi.
Nel caso di Corso Martiri della Liberà, però, sono dovute mancare ambo le condizioni. Le aree appartengono a privati che ambiscono a un lecito guadagno (che non deve confondersi con speculazione, nel senso negativo del termine) e che scelgono funzioni che lo permettano; quanto al concorso di idee, si è optato per un più semplice benestare da parte dell'amministrazione comunale a condizione di una elevata e universalmente riconosciuta qualità del progetto: benestare che è giunto al progetto dell'architetto Cucinella che vanta già prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale. Ricordiamo, tra i più recenti:
- SPACE Award. La rivista Cinese SPACE ha assegnato il premio annuale 'Best Environmentally Friendly Building' al Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET). 2009 - Cina
- MIPIM Award. Vincitore del Green Building award per l'edificio Centre for Sustainable Energy Technologies (CSET) in Cina. 2009 - Francia
- MIPIM Architectural Review Future Projects Award. Vincitore dell premio 'Sustainability' per i progetti ARPA Centro di Ricerca e Casa 100k € e ulteriore menzione nella categoria 'Residenze' del progettoCasa 100k €. 2009 - Francia
Come si evince, in tutti i casi è stata premiata la particolare attenzione all'aspetto eco-sostenibile del progetto. Ecco perché Cucinella, con il suo progetto ricchissimo di verde pubblico pur insieme con le strutture previste, è una garanzia; ed ecco perché il suo progetto, reale occasione di sviluppo per la città di Catania, va difeso e portato avanti, senza logiche di sostegno od opposizione di partiti politici, ma solo nell'interesse del progresso della città anche, finalmente, sotto il profilo della qualità architettonica contemporanea.
Oggigiorno, oltretutto, il soggetto pubblico non può fare a meno dell'intervento finanziario e realizzativo da parte di soggetti privati, ai quali spetta una certa premialità, per portare avanti grandi progetti urbanistici.