Ma salta all'occhio una "presenza" particolare: una quindicina di dissuasori, che qualche street artist ha decorato e pitturato di vestiti e volti, sono sparsi qua e là, inutilmente. In una città dove sono diffusissimi sosta selvaggia e accesso illecito alle zone pedonali o a traffico limitato, appare uno spreco: perché non prenderli e ricollocarli dove ce n'è bisogno? Via San Giuseppe al Duomo, via Crociferi, via Zolfatai, marciapiedi di Corso Italia, e chi più ne ha più ne metta: c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Oltre che in piazzale Oceania, alcuni dissuasori sono posti nel tratto di spartitraffico che fu demolito in viale Africa, a poca distanza, quando fu aperta la svolta in concomitanza dei cantieri metro di piazza Galatea.
Uno squarcio che non ha più motivo di esistere: dovrebbe essere ripristinato lo spartitraffico arredato a verde con le banchine laterali.
Una sorpresa: tra marciapiede e isola ecologica sono nate spontaneamente delle palme del tipo Washingtonia. È chiaro che qui non hanno futuro, gli operai del comune potrebbero prelevarle con cautela per ripiantarle nelle aiuole, oggi così spoglie, distanti appena pochi metri. Sarebbe un'operazione semplice, veloce e a costo zero.
Il Comune è stato da noi informato, attraverso gli uffici competenti, sia riguardo i dissuasori che riguardo le palme: attraverso questo post, inoltre, si porterà a conoscenza anche dell'assenza di impianto di illuminazione funzionante. Auspichiamo quanto prima provvedimenti.
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