Mentre in città si discute su come proseguire nell'operazione di riqualificazione di Corso Martiri della Libertà, il progetto di Mario Cucinella si arricchisce di nuovi particolari e di alcune variazioni architettoniche.
Il sito ufficiale di MCArchitects, infatti, ha pubblicato nuovi render e foto di un nuovo plastico che, di fatto, sostituisce quello precedentemente presentato alla città. Le riportiamo qui:
Tra le differenze principali, notiamo la rimodulazione della presenza dell'acqua, una più precisa distribuzione dei giardini pensili, alcune modifiche alla forma degli edifici: è diventato appuntito quello in prossimità di piazza Giovanni XXIII, ha assunto forme curvilinee, invece, uno dei due posti in prossimità di via Monsignor Ventimiglia (l'altro è stato "integrato" nel corpo dell'edificio che si estende orizzontalmente da est verso ovest).
Appare con maggiore chiarezza, inoltre, l'aspetto ecosostenibile dell'intervento, attraverso schemi rappresentativi di facile lettura.
Interessante notare come l'architetto si sia voluto spingere oltre l'area d'intervento, coinvolgendo anche piazza Giovanni XXIII, piazza della Repubblica e aree limitrofe (con la sede del mercato): un "regalo" che auspichiamo possa essere colto da Comune e privati, per una più completa e sensata opera di riqualificazione urbana tanto funzionale quanto estetica.
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venerdì 3 gennaio 2014
sabato 17 novembre 2012
Corso dei Martiri della Libertà, è arrivata l'ultima firma: presto le ruspe in azione
Sul sito internet del Comune di Catania è finalmente apparso un comunicato stampa che si attendeva da mesi, ovvero l'annuncio dell'avvenuta firma dell'ultimo atto burocratico necessario per chiudere la convenzione tra i privati proprietari delle aree di Corso Martiri della Libertà e il Comune. L'effetto è che presto, forse già entro quest'inverno, potranno finalmente cominciare i lavori di recupero della vasta area, su progetto dell'architetto Mario Cucinella.
Questo il Comunicato Stampa integrale:
Ieri sera in uno studio notarile è stato firmato anche l'ultimo fondamentale atto che impegna il Comune di Catania e le parti private a recuperare la vasta area di oltre 50 mila mq di Corso dei Martiri della Libertà e zone limitrofe, quasi sessanta anni dopo l'avvio delle opere di demolizione e completamento di Corso Sicilia, che hanno lasciato una grave ferita di degrado nel cuore della Città.
Questo il Comunicato Stampa integrale:
Ieri sera in uno studio notarile è stato firmato anche l'ultimo fondamentale atto che impegna il Comune di Catania e le parti private a recuperare la vasta area di oltre 50 mila mq di Corso dei Martiri della Libertà e zone limitrofe, quasi sessanta anni dopo l'avvio delle opere di demolizione e completamento di Corso Sicilia, che hanno lasciato una grave ferita di degrado nel cuore della Città.
Una convenzione tra il Comune e i proprietari Ce. Co. S, Istica e Risanamento San Berillo che impegna le parti, sulla scorta dell'Accordo Quadro transattivo siglato esattamente un anno addietro davanti ai giudici del Tar Catania, a conformarsi nella fase realizzativa alle previsioni progettuali dell'architetto Mario Cucinella, approvate dai tecnici dell'Amministrazione e dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli.
“Un momento di straordinaria importanza per Catania -ha commentato il sindaco Stancanelli- che con un atto concreto segna il cambiamento della nostra Città perché oggi si avvia finalmente dopo decenni di ritardi, illegalità e spreco enorme di tempo e risorse pubbliche, un'azione di rigenerazione urbana in un'area di fondamentale snodo perché quella zona segna il crocevia tra il mare, il centro storico e il perimetro urbano. Un piano -ha aggiunto il primo cittadino- che è da considerare il frutto nuovo che abbiamo voluto fin dall'inizio del mandato quando rivedemmo l'intesa stipulata nel giugno 2008, affinché fosse prevista una cubatura edificatoria inferiore e l'aumento delle zone destinate a urbanizzazione primaria come verde pubblico attrezzato e parcheggi, ma soprattutto il salvataggio del plesso scolastico Vespucci e il mantenimento del sedime stradale lungo quasi un chilometro di corso dei Martiri. Questa convenzione -ha conlcuso Stancanelli- che contiene modalità e tempi di esecuzione molto rigorosi su cui vigileremo constantemente, apre una fase nuova per Catania perché con la firma di ieri il progetto di risanamentio di fatto è al via, s'irradierà positivamente per tutta la Città e per quanto ci riguarda ci fa raggiungere uno degli obiettivi prioritari che ci eravamo dati nel nostro programma elettorale”. A margine dell'importante intesa siglata che definisce compiutamente il rapporto esecutivo tra le parti, il sindaco Stancanelli ha voluto ricordare “il grande impegno dello scomparso professore Luigi Arcidiacono che come assessore all'urbanistica si è prodigato con impareggiabile competenza, ma anche i tecnici e i legali, comunali e privati, alcuni dei quali hanno inseguito con tenacia per oltre trentanni questo traguardo”.
Secondo le previsioni della convenzione le opere dovranno essere realizzate, con fondi tutti privati stimati in circa 200 milioni di euro, nell'arco di cinque anni, impiegando a regime un migliaio di addetti.
Tra le opere oggetto di cessione a standard pubblico (urbanizzazioni primarie e secondarie), si prevede un parcheggio pubblico interrato su 3 piani localizzato a sud di piazza della Repubblica con accessi carrabili su via Luigi Sturzo. Tale parcheggio avrà un ruolo cruciale nella nuova vita del quartiere San Berillo centralizzando i parcheggi pubblici e fungendo da fulcro nella logistica del nuovo centro di Catania.
Tra le opere oggetto di cessione a standard pubblico (urbanizzazioni primarie e secondarie), si prevede un parcheggio pubblico interrato su 3 piani localizzato a sud di piazza della Repubblica con accessi carrabili su via Luigi Sturzo. Tale parcheggio avrà un ruolo cruciale nella nuova vita del quartiere San Berillo centralizzando i parcheggi pubblici e fungendo da fulcro nella logistica del nuovo centro di Catania.
Il verde pubblico è stato prevalentemente localizzato in tre aree all’interno della superficie oggetto dell’accordo.
La prima, corrispondente al sedime del parcheggio interrato, sarà completata e ceduta al comune con l’intento di creare l’inizio di un grande parco che si collegherà al nuovo sistema urbano. In secondo luogo si è data importanza all’attraversamento di via Fischetti e alla prosecuzione del tessuto a Nord, cedendo tale area al comune in modo da mantenere un collegamento pubblico tra la via Archimede e Corso dei Martiri in corrispondenza con la Chiesa del Santissimo Crocifisso della Buona Morte. Verso Est invece, è stata prevista un’area verde localizzata in prossimità della scuola Vespucci al fine di creare il giusto filtro tra la stessa e il suo contorno. Per quanto riguarda le urbanizzazioni secondarie, come già prescritto nell’”Accordo Transattivo”, è stata confermata l’area tra piazza Grenoble, piazza della Repubblica e via Maddem come area per il Mercato Pubblico. Il masterplan prevede anche due destinazioni d’uso: Attrezzature e Servizi (Commerciale, Hotel, Teatro, Multisala e Museo) previsti in una realizzazione unitaria ed integrata sul piano attuativo e funzionale col resto, nonché Residenziale con unità immobiliari di medie e piccole dimensioni.
Fonte: Comune di CataniaLa prima, corrispondente al sedime del parcheggio interrato, sarà completata e ceduta al comune con l’intento di creare l’inizio di un grande parco che si collegherà al nuovo sistema urbano. In secondo luogo si è data importanza all’attraversamento di via Fischetti e alla prosecuzione del tessuto a Nord, cedendo tale area al comune in modo da mantenere un collegamento pubblico tra la via Archimede e Corso dei Martiri in corrispondenza con la Chiesa del Santissimo Crocifisso della Buona Morte. Verso Est invece, è stata prevista un’area verde localizzata in prossimità della scuola Vespucci al fine di creare il giusto filtro tra la stessa e il suo contorno. Per quanto riguarda le urbanizzazioni secondarie, come già prescritto nell’”Accordo Transattivo”, è stata confermata l’area tra piazza Grenoble, piazza della Repubblica e via Maddem come area per il Mercato Pubblico. Il masterplan prevede anche due destinazioni d’uso: Attrezzature e Servizi (Commerciale, Hotel, Teatro, Multisala e Museo) previsti in una realizzazione unitaria ed integrata sul piano attuativo e funzionale col resto, nonché Residenziale con unità immobiliari di medie e piccole dimensioni.
Così si presenta, oggi, l'importante arteria cittadina che congiunge la Stazione Centrale delle Ferrovia dello Stato al centro storico del capoluogo etneo: Stato attuale
Immagini del plastico del progetto di Cucinella (foto di Andrea Tartaglia):
Così si presenta, oggi, l'importante arteria cittadina che congiunge la Stazione Centrale delle Ferrovia dello Stato al centro storico del capoluogo etneo: Stato attuale
Immagini del plastico del progetto di Cucinella (foto di Andrea Tartaglia):
venerdì 26 ottobre 2012
Corso Sicilia, AAA verde cercasi
Corso Sicilia, cuore della "City" etnea, è stato anche un viale alberato, almeno lungo la sua carreggiata nord, per molto tempo. Addirittura ci fu una epoca in cui le ampie aiuole, tra i portici e la sede stradale, offrivano alla vista pure un bel prato verde e ben curato. Qualcuno se ne ricorda? La risposta non è scontata, perché spesso, in questa città, le "cose belle" durano poco, o fanno solo parte di periodi tanto fortunati quanto poco frequenti.
Oggi il verde e l'alberatura di Corso Sicilia appaiono "a macchia di leopardo", un po' qua un po' là, con aiuole dove ancora resistono alberi e siepi (ma non più il prato, ahinoi) e aiuole che offrono solo una distesa di terra battuta, senza neanche un filo d'erba. Perché? Semplice: negli anni scorsi, qui, è stata realizzata la stazione sotterranea della metropolitana "Stesicoro", per la quale è stato necessario scavare a cielo aperto, costruire gli accessi alla stazione con scale fisse e mobili, ascensori. Ma i lavori in superficie sono terminati ormai da circa un anno (tranne che per gli ascensori, in piccole aree adesso recintate), e ampi spazi di cantiere sono ormai da molto tempo pienamente restituiti alla città e alla cura dell'amministrazione. Peccato, però, che di tutto il verde che è stato rimosso per i lavori, non si sia più fatta dotazione.
Per carità, laddove prima c'era un albero e adesso c'è un accesso della metropolitana, nulla da dire. Ma, come testimoniano le foto, sono vaste e numerose le aree dove potrebbero e dovrebbero essere rimesse a dimora varie tipologie di piante, alberi inclusi, e invece è rimasto solo un vuoto desolante.
Non si tratta di voler criticare sempre e comunque ogni aspetto negativo di questa città. Corso Sicilia ha conosciuto tempi migliori ma anche peggiori, è vero, ad esempio con il fenomeno del "manifesto selvaggio" o con l'illuminazione pericolante sotto i portici; problemi che oggi appaiono (almeno per il momento) superati. Ma una città grande e civile deve tendere al miglioramento continuo e i cittadini civili e attenti devono saper chiedere o addirittura pretendere anche il più piccolo gesto di buona amministrazione che possa innalzare il livello qualitativo e la vivibilità della propria città: a maggior ragione quando, come in casi come questo, basta davvero poco.
Oggi il verde e l'alberatura di Corso Sicilia appaiono "a macchia di leopardo", un po' qua un po' là, con aiuole dove ancora resistono alberi e siepi (ma non più il prato, ahinoi) e aiuole che offrono solo una distesa di terra battuta, senza neanche un filo d'erba. Perché? Semplice: negli anni scorsi, qui, è stata realizzata la stazione sotterranea della metropolitana "Stesicoro", per la quale è stato necessario scavare a cielo aperto, costruire gli accessi alla stazione con scale fisse e mobili, ascensori. Ma i lavori in superficie sono terminati ormai da circa un anno (tranne che per gli ascensori, in piccole aree adesso recintate), e ampi spazi di cantiere sono ormai da molto tempo pienamente restituiti alla città e alla cura dell'amministrazione. Peccato, però, che di tutto il verde che è stato rimosso per i lavori, non si sia più fatta dotazione.
Uno dei futuri punti di accesso alla stazione "Stesicoro" della metropolitana: a fianco, una "ex" aiuola |
Una delle numerose aree del corso dove è del tutto scomparso l'arredo a verde |
Un tratto di Corso Sicilia dove il verde è sopravvissuto |
Ancora ampi spazi privi di verde; in mezzo una presa d'aria della stazione metro |
Aiuola "deserta" e, a lato, un altro dei futuri accessi alla stazione metro |
Per carità, laddove prima c'era un albero e adesso c'è un accesso della metropolitana, nulla da dire. Ma, come testimoniano le foto, sono vaste e numerose le aree dove potrebbero e dovrebbero essere rimesse a dimora varie tipologie di piante, alberi inclusi, e invece è rimasto solo un vuoto desolante.
Non si tratta di voler criticare sempre e comunque ogni aspetto negativo di questa città. Corso Sicilia ha conosciuto tempi migliori ma anche peggiori, è vero, ad esempio con il fenomeno del "manifesto selvaggio" o con l'illuminazione pericolante sotto i portici; problemi che oggi appaiono (almeno per il momento) superati. Ma una città grande e civile deve tendere al miglioramento continuo e i cittadini civili e attenti devono saper chiedere o addirittura pretendere anche il più piccolo gesto di buona amministrazione che possa innalzare il livello qualitativo e la vivibilità della propria città: a maggior ragione quando, come in casi come questo, basta davvero poco.
Così si presentava il miniparco lineare di Corso Sicilia nell'agosto del 2008 |
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