Pochi giorni fa il piazzale Oceania di Catania ha ricevuto le attenzioni dell'amministrazione comunale, che ha effettuati interventi importanti di diserbo e di pulitura dei graffiti delle strutture che insistono nell'area.
Tuttavia ai catanesi non è sfuggito come queste azioni, sicuramente positive, siano purtroppo insufficienti e, in alcuni casi clamorosi (vedi foto), effettuati a metà.
Per quanto riguarda le strutture esistenti, le quali, prima della pulizia, erano del tutto ricoperte da graffiti, quanto visibile da viale Africa è stato del tutto ripulito. Ma entrando in piazza, avanzando a piedi e girando l'angolo... ecco l'amara sorpresa.
Graffiti e tag fanno ancora bella mostra (si fa per dire) di sé, se si guarda dal lato del mare.
Buona parte dei rivestimenti in pietra lavica delle strutture è saltata.
Occorre ripristinarli, anche per evitare l'agevole furto di altri elementi lapidei. Furto che di notte sarebbe facilitato dalla totale (e gravissima) assenza di illuminazione pubblica.
Presso le panche in cemento presenti, i punti luce sono danneggiati e inattivi da anni
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Alcune piccole palme, già segnalate all'attenzione dell'amministrazione l'anno scorso, tentano di farsi strada tra marciapiede e isola ecologica. Una situazione che non garantisce la loro sopravvivenza: basterebbe trapiantarle nelle (spoglie) aiuole vicine.
Un'aiuola di piazzale Oceania
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In vista della riqualificazione annunciata della vicina piazza Galatea, sarebbe quanto mai opportuno coinvolgere, anche da un punto di vista botanico, piazzale Oceania. Un'area vasta che si affaccia sulla scogliera del Caito, ma fino ad oggi decisamente poco valorizzata e trascurata.
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